comunicato stampa 05/11/2015

Il Prefetto di Napoli annulla l’atto di nascita di Ruben.
Arcigay Napoli chiede un incontro
e annuncia nuove proteste


Il Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, dopo aver intimato nei giorno scorsi al Sindaco di Napoli Luigi De Magistris di modificare o di ritirare la trascrizione dell’atto di nascita del piccolo Ruben (figlio di due mamme italiane, residenti e sposate a Barcellona), è passata ai fatti: allo scadere dei termini ha proceduto d’ufficio.

Mentre il Sindaco annuncia il ricorso al Tar, il presidente di Arcigay Napoli Antonello Sannino comunica che, dopo le proteste dei giorni scorsi, ha formalmente richiesto (tramite mail pec) un incontro al Prefetto e allo stesso Sindaco.

“Siamo pronti anche a proteste clamorose - spiega Sannino - vorremmo poter vedere annullati i nostri certificati di nascita: piuttosto che una cittadinanza di serie b, preferiamo non averla proprio da uno stato che non ci riconosce uguali a tutti gli altri cittadini”

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Nato il 3 agosto scorso, il piccolo Ruben è stato apolide fino al 30 settembre quando il suo atto di nascita è stato registrato (con due mamme e due cognomi) presso l’ufficio Anagrafe del Comune di Napoli (su richiesta del Consolato Generale di Barcellona, dove vige lo ius sanguinis che prevede che il figlio di cittaidni italiani debba essere riconosciuto dallo Stato italiano). Ora il piccolo resta cittadino italiano ma, almeno sulla carta, con una sola madre (e un solo cognome).

 

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