Venerdì 11 dicembre 2009 alle ore 21 con il documento politico-programmatico “Arcigay Napoli 2.0 in movimento” il XV congresso provinciale, eleggeva il suo nuovo gruppo dirigente. Così come dichiarato in una intervista rilasciata per Gaynews24.com, abbiamo dato luogo ad una “Forte innovazione come nella nostra migliore tradizione recente”. La nuova “squadra” ha vantato una composizione inedita, integrando figure di alto profilo (basti pensare al settore legale e quello dei progetti) e una nutrita schiera di giovani, a cominciare dal 24enne Presidente. A ciò si è aggiunto per la prima volta la figura di una vice-presidente, che oltre a dare rappresentanza al genere femminile in una associazione in passato fortemente “maschio centrica” rappresenta un valore aggiunto per la sua storia personale e per il senso di riscatto trasmesso alla comunità glbt partenopea.
A distanza di un anno è d’uopo tirare le somme di quella che considero la prima conclusa fase di riattivazione e ristrutturazione istituzionale. Buona parte dei propositi sono stati infatti già raggiunti.

L’istituzione di settori tematici è stata sicuramente una scelta che ha pagato.

L’area giovani, con un suo coordinatore in seno all’esecutivo ha rappresentato sicuramente un esempio di continuità e di stabilità con le riunioni fisse il giovedì del gruppo giovani, riservate ai giovani soci e alle giovani socie dai 16 ai 27 anni. I momenti di aggregazione giovanile, oltre ad aver assolto all’ovvia funzione di garantire una crescita personale ai partecipanti, hanno sicuramente anche costituito una modalità proficua per iniettare energie nuove nell’associazione e per individuare i futuri attivisti e dirigenti del comitato.

Altro settore fortemente strategico che si è affiancato in maniera nuova a quello dei giovani è sicuramente il comparto “Scuola e Università”. Da un lato i giovani che si affacciano all’associazione posseggono già un buon grado di consapevolezza e accettazione, dall’altro, per molti giovani glbt la mancanza di modelli non etero normativi di riferimento costituisce ancora oggi un grande ostacolo da superare per arrivare ad una piena accettazione di sé che porta poi alla consapevolezza di essere soggetto anche sociale capace di rivendicare diritti e rispetto. In questa direzione ci si è mossi, garantendo la partecipazione a seminari, momenti assembleari e laboratoriali all’interno degli istituti scolastici di secondo grado e delle università, sia tramite il contributo dei volontari del gruppo scuola che attraverso l’utilizzo di figure professionali quali psicologi, sociologi e counsellor. Da questo punto di vista, il protocollo d’intesa tra Ministero delle pari opportunità, Ministero dell’Istruzione e Arcigay rappresenta sicuramente un punto di partenza nell’accesso ulteriore all’interno delle scuole, che ci accompagnerà lungo i prossimi mesi per continuare l’opera di formazione, informazione e “contatto”.

Venendo all’area Progetti non si può non partire dall’annunciare la nostra iscrizione al registro regionale del volontariato, atto assolutamente non scontato per un’amministrazione regionale non propriamente vicina alle nostre istanze e che ha richiesto un forte impegno in termini di produzione di documenti e un enorme sforzo nei numerosissimi adempimenti burocratici richiestici.

L’area progetti si è sempre più consolidata, dando luogo ad un “gruppo progetti” che con un coordinatore in seno all’esecutivo può contare su numerose professionalità di rilievo, dai progettisti, ai docenti universitari agli esperti professionisti che a titolo vario vi partecipano.

Parlando di progetti non possiamo non citare l’ormai concluso Progetto “Liber/Azione” che è stato da un punto di vista nazionale, un progetto pilota, essendo la prima ricerca condotta nel campo della prevenzione delle mst correlata alla percezione del rischio con l’assunzione di sostante stupefacenti. Liber/azione è stato caratterizzato dall’aspetto dei momenti di prevenzione e informazione sulla salute all’interno dei luoghi di aggregazione glbt attraverso l’impiego di numerosi volontari e operatori con una copertura temporale e spaziale davvero ampissima. Esso è stato inoltre anche una ricerca inedita, che ha recentemente visto la pubblicazione dei suoi risultati con il volume “Certe cose si fanno” , edito da Gesco Edizioni al prezzo sociale di dieci euro, volume che si auspica possa essere reso disponibile per ogni comitato Arcigay.

Sempre sul campo progetti, va sottolineata la nostra soddisfazione nell’aver vinto, in partenariato con l’ Università degli studi di Napoli “Federico II” il bando europeo per il Progetto Daphne III che vedrà nel suo dispiegarsi ulteriori interventi nelle scuole e di supporto alla comunità glbt.

Il gruppo progetti però non si è configurato come un’entità separata, ma piuttosto come un organismo di supporto alle varie attività dell’associazione, basti citare ad esempio il nostro recente corso di formazione per operatori del telefono amico che ha rappresentato sicuramente un ulteriore passo nella gestione del settore “accoglienza”.Partendo dall’importanza di quest’altro settore l’associazione ha in questi mesi stretto rapporti e siglato protocolli, e mi fa piacere citare a titolo esemplificativo la collaborazione con la rete di “fili intrecciati” e la partecipazione ai momenti consultivi del Centro servizi per il volontariato. Quest’ultimo ha inoltre apprezzato tramite l’intervento del proprio presidente un inedito rapporto collaborativo tra Arcigay e il mondo dell’associazionismo cattolico.

Questo grado di collaborazione non è stato ovviamente tenuto solo a parole: il primo dicembre 2010 Arcigay Napoli per il secondo anno consecutivo è stato in piazza a Pompei, insieme al mondo dell’associazionismo, cattolico e non, per una importante iniziativa di prevenzione organizzata dal comune stesso, con inoltre la partecipazione di scuole e della cittadinanza tutta. Il Primo dicembre di quest’anno è stato inoltre un momento per consolidare la relazione tra il comitato di Napoli e il ricostituito comitato Salernitano, con il quale ci stiamo muovendo per la costituzione dei circoli di Avellino e Caserta, nella direzione della lungimirante istituzione di un coordinamento regionale.

Tornando ai settori, poiché quello Salute è anch’esso fortemente strategico, quest’anno, sempre il primo dicembre, insieme ad altre 8 associazioni (N.P.S. Italia Onlus sez. Campania (Network Persone sieropositive), Casa alloggio Sisto Riario Sforza (Cica ), Comunità Il Millepiedi (Cnca), Jerry Essan Masso, V.o.l.a. (Volontari Ospedalieri Lotta all’Aids),  A.N.N.A Onlus (Associazione Nazionale No Aids), Anlaids sez. Campania) abbiamo costituito il “Coordinamento regionale delle associazioni per la lotta all’aids” e ci stiamo muovendo, tramite contatti con la regione, per fare in modo che esso possa essere nel più breve tempo possibile reso un organismo istituzionale dell’ente regione.

Venendo al piano più propriamente istituzionale non possiamo non partire dal dato positivo della finale assegnazione della sede, che era ormai pendente da circa 16 anni. Grazie alla nuova organizzazione tematica siamo riusciti a garantire una stabile apertura settimanale della sede per quattro giorni a settimana (dal giovedì alla domenica), caratterizzando ogni giorno con un’attività specifica: giovedì gruppo giovani e scuola, venerdì assemblea politica, sabato momenti ricreativi e domenica dedicata all’accoglienza. Ma l’apertura della sede non può essere vista unicamente come un dato logistico: nella terza metropoli d’Italia, Arcigay Napoli, con il suo posizionamento fronte strada, si è confermato come unico punto di aggregazione non ludica, capace di accogliere le istanze della comunità glbt. Siamo stati e siamo un punto di riferimento solido e aperto all’ascolto e al supporto di tutte quelle persone che provano un disagio nel vivere liberamente la propria condizione di omosessualità, fornendo accoglienza e facendo aggregazione in maniera positiva; d’altro canto siamo stati e siamo anche un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono essere dei militanti attivisti e che da noi trovano sempre la porta aperta e un gruppo altrettanto aperto capace di includere e di stimolare la partecipazione politica.

Il rilievo di quanto su detto è dato sicuramente dalla grande partecipazione che c’è stata nell’organizzazione del pride nazionale del 26 giugno, che ha visto per la nostra associazione sia una crescita in termini di partecipazione ma anche un rafforzamento delle relazioni con tutti gli attori sociali del territorio, a cominciare dal ritrovato rapporto con l’associazione cugina Arcilesbica passando per le varie convenzioni stipulate con gli esercenti finendo al rafforzato rapporto con le istituzioni locali, in primis il Comune di Napoli, presso il quale siamo ancora oggi presenti con il “tavolo glbt”. Il Pride era uno degli obiettivi rivendicati nel nostro documento politico, è stata una scelta che abbiamo fortemente voluto, una scelta che ha sicuramente pagato, che ha visto la partecipazione forte della città, con l’organizzazione di numerosi eventi culturali allegati, con la partecipazione di oltre 300.000 persone alla parata del 26 giugno e con la consapevolezza che da quel giorno la comunità glbt campana e l’Arcigay di Napoli ne escono sicuramente fortemente rafforzati.

Se da un lato questo gruppo dirigente ha appena compiuto un anno di attivismo, dall’altro il Comitato Provinciale Arcigay Antinoo di Napoli proprio in questo periodo ne compie ben 25 è stato sicuramente un quarto di secolo di cui sentiamo tutti la responsabilità. Sentiamo il dovere di continuare con ancora maggiore caparbietà la nostra battaglia di affermazione di civiltà, inseriti nel solco della rete nazionale di Arcigay, consci che un pezzettino della storia di questo paese abbiamo già contribuito a scriverla insieme e continueremo a farlo. D’innanzi a noi, più forti e motivati di prima ci aspettano altri due anni di battaglie, di vittorie, di attività, di attivisto, di militanza. Continuiamo convintamente sulla nostra strada finchè non avremo tutto ciò che vogliamo perché una volta stabilito che una cosa può e deve essere fatta bisogna solo trovare il modo e soprattutto perché quello che abbiamo ce lo siamo presi, e ciò che abbiamo preso è soltanto una piccola parte di ciò che ci spetta!

Fabrizio Sorbara

Presidente Arcigay Napoli

Napoli, lì 12/12/2010

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