L’orgoglio e i pregiudizi: 4 seminari su giornalismo e persone Lgbt

Promossi dall’Unar e organizzati da Redattore Sociale si svolgeranno in ottobre a Milano, Roma, Napoli e Palermo. Rientrano nella strategia nazionale contro le discriminazioni basate su genere e orientamento sessuale

17 settembre 2013

“Ogni volta che i riflettori della cronaca si accendono su ‘ambienti gay’ torbidi e devianti, o l'omosessualità di qualcuno è usata come un’arma di dileggio, ogni volta che transessualità diviene sinonimo di prostituzione e l’orgoglio è trasformato in ‘esibizionismo’, i media italiani allontanano di un passo la conoscenza delle persone LGBT, delle loro lotte, delle loro vite, dei loro diritti”.

È l’incipit di “L’orgoglio e i pregiudizi”, la nuova serie di quattro seminari di formazione per giornalisti e operatori della comunicazione che Redattore Sociale organizza su incarico dell’Unar (l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del Dipartimento Pari opportunità). Si svolgeranno tutti in ottobre 2013 – il 15 a Milano, il 16 a Roma, il 18 aNapoli, il 22 a Palermo, tutti dalle 9 alle 14 – e saranno il primo atto di un progetto di sensibilizzazione dei media realizzato nell’ambito della “Strategia nazionale 2013-2015 per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, voluta dal Consiglio d’Europa (su raccomandazione CM/Rec del 2010).

Talvolta, dicono gli organizzatori, una cattiva rappresentazione delle persone LGBT avviene per imbarazzo, talaltra per incompetenza. In molti casi, appunto “per pregiudizio, più o meno consapevole”. E’ così che i mezzi di informazione possono rendersi complici di una cultura omofobica che esclude e discrimina queste persone. “Omofobia, lesbofobia, transfobia – si legge ancora nell’introduzione – sono forme di avversione irrazionali, ‘analoghe al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo’, secondo la definizione del Parlamento Europeo. Possono esprimersi attraverso discorsi intrisi d'odio e istigazione alla discriminazione, ma anche con l'occultamento e la cancellazione delle identità sessuali e di genere che si discostano da una presunta ‘norma’ eterosessuale”.

Le azioni previste dalla “Strategia”, che interesseranno vari altri ambiti come scuola, lavoro, carcere ecc., sono da anni portate avanti da varie organizzazioni della società civile, tra cui un gruppo nazionale di lavoro di 29 associazioni periodicamente riunite presso l’Unar, tutte volte a anche promuovere da anni un cambiamento che parta dalla cultura e dal linguaggio.

I seminari, a partecipazione gratuita ma con iscrizione obbligatoria, si svolgeranno dalle 9 alle 14. Hanno il patrocinio dell’Ordine nazionale dei giornalisti (e degli ordini regionali competenti) e della Federazione nazionale della stampa italiana, e sono finanziati con fondi del Consiglio d’Europa. Nelle quattro città sono organizzati in collaborazione con le rispettive amministrazioni comunali. I programmi saranno diffusi entro pochi giorni, è intanto possibile iscriversi a partire da questo link.

Il progetto dell’Unar con Redattore Sociale si svilupperà entro il 31 dicembre 2013 con altre due attività: un modulo di formazione di due ore da svolgere nelle scuole di giornalismo italiane riconosciute dall’Ordine. Una pubblicazione con le Linee guida a una trattazione corretta sui media delle tematiche riguardanti le persone LGBT. Il testo sarà presentato in anteprima al prossimo seminario nazionale di formazione di Redattore Sociale – XX edizione – in programma alla Comunità di Capodarco dal 29 novembre all’1 dicembre.

Per informazioni: tel. 0734 681001, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,www.giornalisti.redattoresociale.it.

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