In occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia gli alunni e le alunne del Liceo Artistico Boccioni-Palizzi di Napoli hanno consegnato al Comitato Arcigay Antinoo di Napoli due opere da loro realizzate, entrambe raffiguranti il bellissimo Antinoo. Infatti, proprio al giovane amante greco di Adriano è dedicato il comitato Arcigay di Napoli che nel 2014 celebra il suo trentesimo anno di vita.

Gli studenti del Liceo Artistico Boccioni-Palizzi di Napoli, guidati dal Dirigente Scolastico,  e dalle Professoresse Nardiello e Scarpitti e dal Vicepreside, Prof. Montagano, hanno voluto dimostrare la propria vicinanza al comitato Arcigay di Napoli ribadendo, con la realizzazione di questi lavori, l’insolubile correlazione tra scuola, arte e lotta a qualsiasi forma di discriminazione.

Un gesto davvero rilevante che, probabilmente, trent’anni fa sarebbe risultato semplicemente impensabile.
Un gesto non solo simbolico, unico nel nostro Paese, e che intende esortare l’intera società a testimoniare in maniera concreta e tangibile la vicinanza alla comunità lgbt ancora priva, in Italia, di diritti fondamentali.

Scheda di lettura ai ritratti di Antinoo realizzati dagli allievi del liceo artistico “Boccioni/Palizzi” “ di Napoli

docenti Marcella Scarpitti e Angela Nardiello

“ERIGERÒ UNA STATUA CHE SARÀ

NEL FUTURO PROVA INCESSANTE DEL MIO AMORE.

DELLA TUA BELLEZZA E DEL SENSO CHE LA BELLEZZA DÀ DEL DIVINO.

BENCHÉ LA MORTE CON SCARNE MANI

SPOGLI DEI PARAMENTI LA VITA

E DELL’IMPERO IL NOSTRO AMORE.

LA SUA NUDA STATUA, ABITATATA DAL TUO SPIRITO

TUTTE LE ERE FUTURE, CHE LO VOGLIANO O MENO

COME UN REGALO PORTATO DA UN DIO CHE IMPONE,

INEVITABILMENTE EREDITERANNO”

(FERNANDO PESSOA, ANTINOO, 1918)

Premessa

Per parlare di Antinoo non si può prescindere da Adriano colui che lo ha amato, e che poi alla sua morte lo ha pianto ed idolatrato come un dio.

Antinoo fu per qualche anno l'ombra di Adriano, l'imperatore lo voleva con sè dovunque andasse; lo volle accanto anche in un ennesimo viaggio iniziato nel 128 e interrotto tragicamente nell'ottobre del 130, quando Antinoo annega nelle acque del Nilo. Finisce qui la breve vita di un giovane e comincia la sua leggenda: la sua stessa morte, come si conviene ad ogni personaggio entrato nel mito, è avvolta nel mistero. Tre sono le versioni: secondo lo stesso Adriano si tratta di una disgrazia, di un incidente fortuito ed imprevedibile; Cassio Dione parla invece di un suicidio o, addirittura, di un sacrificio, senza tuttavia dare ulteriori spiegazioni. Altri autori, riprendendo l'ipotesi del suicidio, specificano che sarebbe avvenuto perchè l'imperatore aveva bisogno di qualcuno che "andasse incontro alla morte di sua volontà al suo posto". Secondo gli indovini infatti Adriano sarebbe dovuto morire a cinquantasei anni, nel 132; la scelta di Antinoo di immolarsi al suo posto due anni prima della fatidica data avrebbe garantito all'imperatore qualche anno di vita in più. Si codificò  ben presto il modello iconografico della statuaria dedicata al giovane: sebbene in numerose versioni e vesti rimane sempre inalterata la forma arrotondata del mento, il naso largo e dritto, il labbro superiore leggermente sporgente, lo sguardo malinconico e soprattutto la ricca, morbida e riccioluta acconciatura, che già in Omero è caratteristica degli eroi morti in giovane età.

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“ANTINOO LUCE/OMBRA”

Il ritratto di Antinoo (disegno a matita su carta) ci mostra un volto  che domina la scena caratterizzato da forti contrasti chiaroscurali che ne esaltano la forza espressiva e la bellezza della forma. Tale scelta formale ci rimanda inevitabilmente al mistero che avvolge la sua figura e si fa metafora del buio che avvolge troppo spesso tutti coloro i quali ancora oggi sono costretti a nascondere il proprio orientamento sessuale perché vittime di pregiudizi, ingiuste discriminazioni e obbligati al buio delle loro intime inquietudini.

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“ANTINOO S/VELATO”

Il ritratto di Antinoo (scultura in gesso) seduce per la sua triste e straordinaria bellezza, il volto reclinato sul lato si nasconde dietro ad un panneggio che velandone il profilo lo sottrae allo s/guardo curioso dell’osservatore. Il senso è proprio in questo aspetto rimosso ed oscuro che, attraverso il destino simbolico dell’antico amante divinizzato, vuole riportare l’attenzione su una contemporaneità pronta a scagliare i suoi anatemi e le sue condanne senza appello sui “diversi” identificati in base all'orientamento sessuale e da cui, per difendersi, bisogna nascondersi ritraendosi.

In gioco, ed esposta agli occhi, qui c’è solo la mortificazione di un volto che si ritrae al di là di una cornice a difesa di uno spazio vitale che purtroppo e troppo spesso diventa esile e sottile.

CONSEGNA DELLE OPERE PER IL 17 MAGGIO 2014  in occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA E LA TRANSFOBIA

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Le opere sono esposte permanentemente nella sede storica del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli in vico San Geronimo 17 Napoli

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