Scuola

lettera-apertaCari lettori, mi sento costretto a scrivere questa lettera poichè nei giorni precedenti non si è fatto che infangare la reputazione del liceo che frequento! Inizierei col dire che l'episodio di cui si è tanto parlato non è il primo ne sarà l'ultimo, infatti di episodi spiacevoli simili a questo avvengono, credo aimè ogni giorno, in tutte le scuole anche se in maniera meno grave e ci tengo ad evidenziare che, fortunatamente, questo non è legato agli episodi di suicidio a cui è stato fatto riferimento in molti articoli. Naturalmente è stato un fatto spiacevole, molto spiacevole, ma per fortuna io sono un "combattente" e anche, o forse soprattutto, grazie alla solidarietà dimostratami sia dai ragazzi che frequentano il mio stesso liceo (Liceo Statale Ischia) che dai professori che vi insegnano, sto superando questo momento che ovviamente non mi ha lasciato indifferente, ma anzi mi ha dato maggior grinta nella lotta, che nel mio piccolo, già portavo avanti da anni per affermare i diritti di noi omosessuali che nella società isolana vediamo ancora visti come "mostri". Io dal primo momento in cui i giornali mi hanno chiesto se avessi voluto che si parlasse del mio caso in particolare ho risposto di no, purtroppo così non è stato fatto, ma io avrei preferito che prendendo spunto da ciò si fosse parlato di questo fenomeno, che credo non solo ad Ischia, è molto diffuso, ovvero dell'omofobia. Ci tengo inoltre a far capire che , fortunatamente, il Liceo Statale Ischia non è un liceo in cui dilaga il razzismo, l'omofobia o in cui non viene accettato il "diverso", ma purtroppo come in ogni scuola d'Italia e un Liceo nel quale vi è un gruppo di ragazzi, che io a questo punto devo definire senza cervello, che tentano di mettere in ridicolo qualcuno che forse gli fa paura o che forse non riescono ad accettare! Ora come ora spero che il "mio caso" venga "accantonato", ma spero che sia servito a far pensare a coloro che io ed i miei amici definiamo "esseri non pensanti" e soprattutto spero che sia servito a far mobilitare qualcuno, come sto vedendo, che sia disposto a fare conferenze, ad organizzare assemblee e corsi per parlare degli omosessuali, dei loro diritti e anche dell'omofobia, non solo nel liceo che frequento ma in tutti gli istituti isolani e non solo, poichè io credo che più se ne parli più si ha la possibilità di creare una società futura nella quale vengono rispettati tutti gli uomini senza fare differenze, senza sentire il bisogno da parte del "diverso" di nascondere ciò che è, ma soprattutto senza dover più utilizzare il termine diverso! Io credo di aver finito, spero che in questi giorni, come già sta avvenendo, le associazioni che difendono i diritti degli omosessuali e i diritti umani continuino a contattare sia la mia, ma anche tutte le altre scuole presenti sull'isola per poter organizzare conferenze da poter parlare non solo dei diritti degli omosessuali, ma soprattutto dei diritti umani! Detto ciò non mi resta che ringraziare tutti per la solidarietà manifestata e sperare in un futuro migliore per tutti!
Il "Ragazzo 17enne"
nonvotateilfrocioCOMUNICATO STAMPA ARCIGAY NAPOLI
13/11/2012


SANNINO, «DA ISCHIA REAZIONE CONTRO L'OMOFOBIA»

L’Arcigay di Napoli accoglie calorosamente l'invito del dirigente del liceo Scotti/Einstein di Ischia ad un incontro con docenti e studenti sul tema della lotta all'omofobia. Gli incontri sono stati fissati a seguito dell'indignazione espressa dall'associazione per la scritta omofoba apparsa sul muro all'ingresso del liceo nei confronti di uno studente candidato a rappresentare gli studenti dell’istituto isolano.

«Ci auguriamo che da Ischia parta una reazione all'omofobia e ad ogni forma di discriminazione», sostiene Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, «E’ necessario che i cittadini, gli studenti, e le istituzioni riconoscano la gravità di situazioni come queste e sappiano reagire con forza ad eventi come quello accaduto nell’istituto scolastico Scotti/Einstein».
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