19052015

“A Voce Alta. Voci e storie di omofobia e transfobia”. Giornata di studi al Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II

In occasione della XI^ Giornata Mondiale contro L’omofobia, si svolgerà il 19 maggio 2015 dalle ore 15:00 nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Sociali di Napoli, la giornata di Studi “A Voce Alta. Voci e storie di omofobia e transfobia”, con la presenza di studiosi e personalità delle istituzioni e della società civile.

Durante il convegno verranno analizzati i vari aspetti del problema, dal bullismo omofobico a scuola, alle prassi inclusive delle famiglie omogenitoriali nei diversi contesti sociali, all’isolamento sociale che deriva dal vivere come persone lesbiche, gay o trans* in ambienti particolarmente ostili. Le “voci alte” dei testimoni si alterneranno alle riflessioni di studiosi, professionisti ed attivisti impegnati quotidianamente nel contrasto ad ogni forma di discriminazione e fenomeno di violenza derivante da omofobia e transfobia.

«L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Occidente democratico che, in piena epoca post-moderna, dibatte ancora sull’opportunità che due persone dello stesso sesso possano fare famiglia. Questo dato rappresenta, tra i tanti che si potrebbero richiamare, un indicatore della posizione omofoba in cui si trova l’Italia. D’altronde i recenti dati ILGA mostrano uno slittamento del nostro Paese verso posizioni più basse nella classifica dei Paesi dell’Europa inclusiva», afferma Fabio Corbisiero, Coordinatore Scientifico dell’OsservatorioLGBT, «Gli effetti del vacuum giuridico e sociale sono devastanti. Producono una delegittimazione delle persone omosessuali che finiscono per trovarsi un’area di cittadinanza minore, favorendo squalificazione, disprezzo e facendo lievitare i fenomeni di violenza omotransfobica. Il convegno “A voce alta” è dunque un’operazione scientifica e culturale che non solo dà voce alle vittime della violenza omotransfobica ma mira a richiamare, in chiave sociologica, istituzioni e organizzazioni civiche a una interazione virtuosa per contrastare il danno prodotto dalla società eterosessista. Da questo punto di vista il supporto dato dall’Arcigay di Napoli e da tutte le altre associazioni che hanno collaborato all’iniziativa è indispensabile e strategico al fine di combattere, attraverso la forza del dibattito, la prepotenza di chi ancora pensa che le persone LGBT non abbiano dignità di piena cittadinanza».

«Il convegno è importante perché dà voce – voce alta - a chi è stato vittima sul territorio di omofobia ed intolleranza», dichiara Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, «tra gli ospiti sarà presente Mariluisa Mazzarella, medaglia d'oro al valor civile del Comune di Napoli e attivista del Comitato Arcigay di Napoli, che nel 2009 subì una terribile aggressione fisica e verbale per aver difeso il suo amico omosessuale da un gruppo di balordi nel centro storico di Napoli. Da pochi giorni conosciamo le motivazioni della sentenza di primo grado, che riconosce l’aggravante omofoba negli abietti e futili motivi dell'aggressione, ed ha condannato a dieci anni di reclusione le due persone che con brutale violenza ferirono la nostra Marialuisa. Una sentenza esemplare e di grandissima importanza, perché ricorda al nostro legislatore la necessità di leggi a tutela e in difesa delle persone lgbt proprio mentre in parlamento più di 4000 emendamenti (e più di 3000 solo da NCD e FI) tentano di rallentare l’iter di discussione in parlamento del testo Cirinnà sulle Unioni Civili».

«Il convegno “A voce alta” ha l’obiettivo di alimentare in una società realmente libertaria e scevra da pregiudizi, la cultura della tolleranza e il rispetto dei diritti umani che si oppone all’isolamento e alla stigmatizzazione di chi ogni differenza», afferma Antonio Sposito, presidente di ANS Campania, «Il titolo “A voce alta” è un grido verso chi è sordo e insensibile al dolore, alla sofferenza di chi subisce discriminazione. Questo convegno per l’ANS Campania è un ulteriore momento di crescita, di impegno, di lotta».

La giornata di studi si fregerà di ospitare il professore György Mészáros dell’Università di Budapest che presenterà uno studio comparativo sulla lotta all’omofobia in Europa, mostrandoci i risultati delle sue ricerche in Ungheria.

Il convegno è organizzato dall’Osservatorio LGBT del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II, Arcigay Napoli, Associazione Nazionale Sociologi, ed Osservatorio Vittimologico Italiano.

Parteciperanno inoltre, Famiglie Arcobaleno e come media-partner Radio Siani, la radio della legalità.

Pagina Facebook dell’evento https://goo.gl/oVJpvS

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