Puzza di razziale. E' disumano e criminogeno, il nostro non è un atto di disobbedienza civile né di obiezione di coscienza, ma la semplice applicazione dei diritti costituzionali che sono garantiti a tutti coloro che vivono nel nostro paese”, con queste parole il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, prova ad arginare gli effetti potenzialmente devastanti del decreto (poi legge) sicurezza voluto da questo Governo e del Ministro degli Interni Matteo Salvini.  Sulla stessa frequenza il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris: “noi applichiamo le leggi ordinarie solo se rispettano la Costituzione repubblicana. È obbedienza alla Carta e non disobbedienza civile”.

Ci schieriamo accanto ai nostri Sindaci - commentano le Presidenti dei Comitati Arcigay di Napoli e Palermo, Daniela Lourdes Falanga e Ana Maria Vasile - preoccupate per gli effetti che la legge, voluta dal Ministro degli Interni, può generare sulla tutela dei diritti umani e civili di migliaia di persone che arrivano nel nostro Paese per trovare sollievo e protezione da violenze e discriminazioni.

Questa legge contiene elementi in profondo contrasto con i valori di solidarietà e uguaglianza della nostra Carta Costituzionale nonché dei trattati internazionali sottoscritti dal nostro Paese in termini tutela dei diritti umani, elementi di tensione sociale che rischiano inoltre di creare forti criticità proprio sulla sicurezza dei cittadini e delle cittadine delle nostre città. Dalle maggiori città del sud arriva una risposta ferma e dura alla politica discriminatoria e razzista della Lega, e chiediamo ai parlamentari eletti nelle collegi meridionali, molti di questi nel M5S, di prendere una posizione chiara e decisa contro il dilagare di una politica dell’odio che non appartiene alla cultura accogliente e generosa delle nostre terre.

Difendiamo i diritti di tutti e di tutte e siamo pronti a schierarci in prima linea accanto ai fratelli e alle sorelle migranti, insieme ai nostri Sindaci.

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