Ha fatto il giro del web la foto di un bacio, documentato da granatissimi.com allo stadio “Rocco” di Campagna, dove sabato scorso si disputava il match di categoria Berretti Salernitana-Ischia. Questa la ricostruzione dei fatti: il diciottenne attaccante dell’Ischia calcia il pallone in porta, segnando.
Esulta e corre verso la tribuna dello stadio, indicando una persona tra i tifosi. Dagli spalti si alza un ragazzo che gli corre incontro. Il calciatore scala la rete che delimita il campo di gioco e bacia il ragazzo. Alla notizia, ripresa da più parti, segue la ritrattazione della famiglia del calciatore che ha chiesto la rimozione dell’articolo minacciando, se questo non avvenisse, querela: non si tratterebbe di un bacio tra fidanzati ma di uno scherzo giovanile, forse una scommessa pre gara. I web journal che avevano ripreso l’accaduto hanno proceduto, quindi, con la rimozione di quanto pubblicato. “Il diritto alla rettifica delle notizie pubblicate costituisce fondamentale diritto della persona a tutelare la propria immagine e dignità” (Trib. S. Maria Capua V., 22 gennaio 1999; Riviste Foro Napol., 1999, 37). Quello che a nostro avviso appare ‘singolare’ è che la richiesta viene inoltrata dalla famiglia del giovane e non dal diretto interessato. La rettifica è un obbligo di legge (art. 8 legge 47/1948 sulla stampa) che, nei fatti, non implica la diretta cancellazione dei contenuti contestati, soprattutto se non vi è stata lesa la dignità della persona o non si palesano reati particolari.
“Quello che non possiamo assolutamente condividere – ha affermato Antonello Sannino, presidente Arcigay Napoli ‘Antinoo’ e responsabile nazionale politiche sportive Arcigay – è che si voglia far passare per ‘scandaloso’ o ‘esibizionismo’ un gesto di purissima libertà, indipendentemente dall’orientamento sessuale dei ragazzi, un bacio tra persone dello stesso sesso è un gesto di affetto, di amore, di gioia e di libertà. Questa vicenda ci da la giusta dimensione dell’omofobia ‘sommersa’ in questo Paese, dell’omofobia nelle famiglie italiane, negli ambiti sportivi oltre ad evidenziare una profonda incapacità di una parte della stampa di saper affrontare con tranquillità e correttezza episodi come questo”.
“Non si comprende la reazione di chi ha pensato di fare il bene dei ragazzi chiedendo di correggere l'informazione. Ad occhio dei cronisti sembra si sia trattato di un coming out, dunque di una presa di coscienza volontaria. Gesti di questo tipo – ha aggiunto Ottavia Voza, presidente di Arcigay Salerno “Marcella Di Folco” – sono comunque da elogiare, e non da stigmatizzare, a prescindere dall’orientamento dei due protagonisti: costituiscono un passo importante verso l’inclusione in un contesto sociale che spesso esclude. La nostra vicinanza ai protagonisti del gesto da più parti apprezzato. Ai media chiediamo di farsi promotori di linguaggi corretti che non producano equivoci e discriminazioni”.