COMUNICATO STAMPA

20-10-2014

arcigaynapoli

Siamo sconcertati e allo stesso tempo rammaricati dalla dichiarazione fatta dall’onorevole Silvia Giordano del M5S in seguito alla sua mancata partecipazione al confronto “Diritti alla meta” di sabato scorso.
Fa sorridere che la deputata a cinque stelle definisca “sfilata politoco-elettorale” o “parata” un convegno-dibattito organizzato da un’associazione che da ben 30 anni si batte sui diritti civili e che più volte ha rimarcato la trasversalità politica del tema all’interno della società italiana. Risulta difficile poi comprendere la sua polemica sull’assenza di Ivan Scalfarotto in rappresentanza del Governo: le leggi vengono predisposte dal Parlamento, ed un confronto tra parlamentari, di diversi gruppi politici di maggioranza ed opposizione, ha una dignità che va ben oltre la presenza o all’assenza di un rappresentate del Governo, assente esclusivamente per motivi legati ad una incompatibilità con gli orari della nostra manifestazione.
Battersi in parlamento per condurre il dibattito sul tema è una condizione fondamentale per arrivare ad un risultato positivo ma ciò non significa che le altre arene di confronto vadano glissate solo per evitare confronti scomodi, soprattutto dopo aver sbandierato per anni un ipotetico monopolio grillino della democrazia partecipata e diffusa. Se la Giordano fosse stata presente, si sarebbe accorta che il convegno, oltre che un momento di confronto, è stato anche un’occasione reale per raccogliere le istanze dal basso, ma è evidente che al M5S ancora non è chiaro che le parti sociali da ascoltare sono gli attori collettivi del territorio. Siamo noi questi stakeholders, siamo noi gay, lesbiche, trans questi soggetti che chiedono il riconoscimento del proprio legame affettivo e in quella sede avevamo tutta l’intenzione di ascoltare anche il M5S. Inoltre, appare ancora più tortuosa la posizione espressa dalla deputata 5S, quando come ulteriore motivazione alla sua assenza, utilizza la retorica delle manovre elettorali oscure. In pratica, secondo lei, l’Arcigay di Napoli attraverso questo convegno avrebbe addirittura il potere di definire le sorti elettorali della Regione Campania nel 2015. Questa insinuazione la respingiamo con forza al mittente e invitiamo l’On. Giordano a riconsiderare la sua “sensazione” occulta inquadrandola in un contesto meno improbabile di quel che crede. Per diramare la sua “confusione” le spieghiamo noi cosa è stato “Diritti alla meta”: un dibattito storico per l’intero movimento LGBT in cui abbiamo ascoltato i punti di vista di diversi partiti che per la prima volta su questo tema si sono visti più vicini e si sono espressi unanimemente sull’urgenza di legiferare in materia. La voce della rappresentante del M5S avrebbe sicuramente impreziosito questo dialogo, ma ascoltare un punto di vista per noi non significa escluderne altri. Su questo siamo decisi a non tornare indietro, andiamo avanti nella convinzione che i diritti civili e le tematiche lgbt debbano essere un fiume in piena che non abbia argini politici ma che raggiunga tutti gli orientamenti presenti nel nostro paese. Ci auguriamo, in tal senso, che in una futura occasione Silvia Giordano abbia più “tempo da perdere” per le nostre istanze e per confrontarsi, anche in maniera serrata, con quelli che, volente o nolente, sono i suoi colleghi in parlamento. Infine, le ricordiamo che l’unica “parata” annuale che vede il Comitato tra gli enti organizzatori è il Pride, al quale già le estendiamo l’invito per il 2015.
Valter Catalano
Ufficio Stampa Arcigay Napoli Antinoo
Vico San Geronimo 19, Napoli
Tel. 081 552 88 15
Cell. +39 388 18 502 18
Antonello Sannino
Presidente Arcigay Napoli Antinoo
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Siamo sconcertati e allo stesso tempo rammaricati dalla dichiarazione fatta dall’onorevole Silvia Giordano del M5S in seguito alla sua mancata partecipazione al confronto “Diritti alla meta” di sabato scorso.
Fa sorridere che la deputata a cinque stelle definisca “sfilata politoco-elettorale” o “parata” un convegno-dibattito organizzato da un’associazione che da ben 30 anni si batte sui diritti civili e che più volte ha rimarcato la trasversalità politica del tema all’interno della società italiana. Risulta difficile poi comprendere la sua polemica sull’assenza di Ivan Scalfarotto in rappresentanza del Governo: le leggi vengono predisposte dal Parlamento, ed un confronto tra parlamentari, di diversi gruppi politici di maggioranza ed opposizione, ha una dignità che va ben oltre la presenza o all’assenza di un rappresentate del Governo, assente esclusivamente per motivi legati ad una incompatibilità con gli orari della nostra manifestazione.

Battersi in parlamento per condurre il dibattito sul tema è una condizione fondamentale per arrivare ad un risultato positivo ma ciò non significa che le altre arene di confronto vadano glissate solo per evitare confronti scomodi, soprattutto dopo aver sbandierato per anni un ipotetico monopolio grillino della democrazia partecipata e diffusa. Se la Giordano fosse stata presente, si sarebbe accorta che il convegno, oltre che un momento di confronto, è stato anche un’occasione reale per raccogliere le istanze dal basso, ma è evidente che al M5S ancora non è chiaro che le parti sociali da ascoltare sono gli attori collettivi del territorio. Siamo noi questi stakeholders, siamo noi gay, lesbiche, trans questi soggetti che chiedono il riconoscimento del proprio legame affettivo e in quella sede avevamo tutta l’intenzione di ascoltare anche il M5S. Inoltre, appare ancora più tortuosa la posizione espressa dalla deputata 5S, quando come ulteriore motivazione alla sua assenza, utilizza la retorica delle manovre elettorali oscure. In pratica, secondo lei, l’Arcigay di Napoli attraverso questo convegno avrebbe addirittura il potere di definire le sorti elettorali della Regione Campania nel 2015. Questa insinuazione la respingiamo con forza al mittente e invitiamo l’On. Giordano a riconsiderare la sua “sensazione” occulta inquadrandola in un contesto meno improbabile di quel che crede. Per dirimere la sua “confusione” le spieghiamo noi cosa è stato “Diritti alla meta”: un dibattito storico per l’intero movimento LGBT in cui abbiamo ascoltato i punti di vista di diversi partiti che per la prima volta su questo tema si sono visti più vicini e si sono espressi unanimemente sull’urgenza di legiferare in materia. La voce della rappresentante del M5S avrebbe sicuramente impreziosito questo dialogo, ma ascoltare un punto di vista per noi non significa escluderne altri. Su questo siamo decisi a non tornare indietro, andiamo avanti nella convinzione che i diritti civili e le tematiche lgbt debbano essere un fiume in piena che non abbia argini politici ma che raggiunga tutti gli orientamenti presenti nel nostro paese. Ci auguriamo, in tal senso, che in una futura occasione Silvia Giordano abbia più “tempo da perdere” per le nostre istanze e per confrontarsi, anche in maniera serrata, con quelli che, volente o nolente, sono i suoi colleghi in parlamento. Infine, le ricordiamo che l’unica “parata” annuale che vede il Comitato tra gli enti organizzatori è il Pride, al quale già le estendiamo l’invito per il 2015.


Valter Catalano
Ufficio Stampa Arcigay Napoli Antinoo
Vico San Geronimo 19, Napoli
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Antonello Sannino
Presidente Arcigay Napoli Antinoo
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