Aggregazione, Turismo e Sport

Mentre è in corso la cerimonia di chiusura delle Universiadi di Napoli possiamo sicuramente dire che questi giochi universitari sono stati un grande successo per la nostra città e per l’Italia tutta, un successo organizzativo, con impianti sportivi meravigliosi, restituiti alla città, che rappresentano ora un prezioso patrimonio da tutelare e valorizzare, e soprattutto un successo di accoglienza. Napoli è stata impeccabile nella sua bellezza e soprattutto ancora una volta è apparsa agli occhi del mondo come città aperta e accogliente.  

L’Italia dei tanti successi multietnici  è sesta nel medagliere generale con 15 ori , 13 argenti e 16 bronzi, unica nazione europea presente nelle prime 10 del medagliere generale finale.


L'Italia femminile multietnica è vincente alle Universiadi di Napoli

I messaggi che sono arrivati dalla nazionale sudafricana di rugby, dall’atleta Svizzera Sarah Atcho e da tante altre atlete ed atleti ci raccontano ancora una volta di come lo sport abbia la grande capacità di unire e di guardare al di là degli odi, ma soprattutto di comunicare i grandi cambiamenti sociali.  La voglia di multiculturalità, di fratellanza e unità dei popoli arriva da questi XXX giochi olimpici universitari come una ventata d’ossigeno su un mondo logorato dagli egoismi e dagli individualismi.


Msc Crociere premia Sarah Atcho esempio di multiculturalità e fratellanza

La prima volta delle atlete saudite alle Universiadi e la vittoria nei 100 metri dell’atleta 23 enne indiana, Dutee Chand, iperandrogina e prima donna a dichiarare la propria omosessualità in India, rendono plasticamente sempre più attuale la questione del superamento delle disparità di genere nel mondo dello sport e centrale la lotta ad ogni forma discriminazione di genere e all’omotransfobia


Dutee Chand vince i 100 metri

Di parità di genere nello sport e di lotta all’omotransfobia si è discusso l’11 luglio al Villaggio degli atleti con una tavola rotonda partecipatissima con atleti e dirigenti provenienti da tutti i continenti, organizzata dalla FISU con la presenza di Manuela Di Centa, componente d’onere del Comitato Olimpio Internazionale, che proprio durante queste Universiadi ha chiesto a gran voce una reale parità di genere nella dirigenza dello sport italiano, la stessa Manuela Di Centa che giorno 12 luglio ha partecipato all’evento organizzato dalla UISP con Arcigay Napoli insieme alla Università Parthenope, Centro Sinapsi della Università Federico II con il supporto del Comune di Napoli, per dire no all’omotransfobia e per schiacciare con un canestro ogni forma di pregiudizio. Proprio durante l’importante confronto del 11 luglio, le Università Parthenope e Federico II (centro Sinapsi), insieme alla UISP ad Arcigay Napoli e alla Fondazione GIC hanno presentato la “carta di Napoli”, un decalogo per poter effettivamente e concretamente intervenire nel contrastare le disparità e le discriminazioni di genere nel mondo dello sport.


12 luglio, Manuela Di Centa partecipa alla manifestazione " un canestro contro l'omofobia"

Insomma le Universiadi di Napoli sono stati giochi di pace e gioia, oltre ogni forma di odio e di discriminazioni, si è potuto discutere di temi importanti come le questioni di genere e la lotta all’omotransfobia, hanno visto gareggiare e vincere squadre multietniche e atleti dichiaratamente omosessuali. Un grande messaggio di pace e di inclusione da Napoli, dallo sport.  Questi giochi non saranno un punto d'arrivo, ma certamente un importante punto di partenza nella lotta alle disparità e alle discriminazioni, lontani anni luce da quanto invece solo pochi anni fa era accaduto a Sochi, nella Russia di Putin.


11 luglio, tavola rotonda internazionale voluta dalla FISU per discutere di parità di genere nello sport

Dopo la vittoria di Dutee Chand, la velocista 23enne indiana iperandrogina che ha dovuto prima combattere per affermare le proprie ragioni in un'aula di tribunale per ottenere di gareggiare tra le donne e poi con coraggio ha ha rivelato la sua omosessualità, oggi, 11 luglio alle ore 18:00, presso il villaggio degli atleti alla Stazione marittima di Napoli, ci sarà una importantissima tavola rotonda, “Leadership and gender equality, the role of NUSFS & CUSFS”, organizzata dalla FISU (Federazione Internazionale dello Sport Universitario) per l'Universiade estiva di Napoli. 

Un momento di riflessione e confronto importante e attualissimo, voluto dalla FISU, con atleti, tecnici, dirigenti internazionali, giunti a Napoli per questi giochi universitari, e con le Università e le associazioni del territorio sul tema dell’eguaglianza di genere e delle contrasto alle discriminazioni in ambito sportivo.

La UISP – Unione Italiana Sport Per tutti, Arcigay  Antinoo di Napoli, la Fondazione GIC - Genere Identità e Cultura, il Centro Sinapsi dell’ Università Federico II e il Dipartimento di scienze motorie e del benessere dell’Università Parthenope con il supporto del Comune di Napoli parteciperanno alla tavola portando alla discussione un contributo sintesi del lavoro svolto insieme in questi anni sul tema della parità di genere nello sport, una “carta di Napoli”, un decalogo  per il contrasto alle discriminazioni di genere nel mondo dello sport.

È necessario, a nostro avviso quindi, avviare un'importante azione formativa su diversi livelli volta a decostruire la divisione rigidamente binaria, maschile e femminile, della pratica sportiva. Una grande rivoluzione culturale che parte dall'educazione sportiva dei bambini non più costretti a scegliere già da piccoli uno sport ritenuto adatto ad un genere piuttosto che ad un altro.

 

Si terrà venerdì 12 luglio, dalle ore 17.30 alle 21.00 presso Largo Berlinguer a Napoli (presso la metro Toledo), l’iniziativa “Un canestro contro l’omofobia: schiaccia contro il pregiudizio”. La manifestazione, che rientra nell’ambito delle attività di promozione dell’Universiade estiva di Napoli 2019, è organizzata da Uisp – Unione Italiana Sportpertutti, Arcigay Napoli, Fondazione Gic - Genere Identità e Cultura, Centro Sinapsi – Università Federico II e il Dipartimento di scienze motorie e del benessere dell' Università Parthenope con il patrocinio del Comune di Napoli.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’omofobia attraverso lo sport: in Largo Berlinguer sarà infatti allestito un canestro che potrà essere utilizzato da chiunque volesse praticare sport per qualche minuto o cimentarsi con un tiro a canestro. Prevista anche l’installazione di uno stand informativo.
Un canestro contro l’omofobia è una manifestazione alla quale teniamo particolarmente – afferma Antonio Mastroianni, presidente Uisp Napoli -. Ai primi 50 iscritti che vorranno giocare a basket in piazza regaleremo una spilla ricordo, e inoltre inviteremo tutti a lasciare un commento che pubblicheremo sui canali Uisp come testimonianza della lotta dei cittadini italiani all’omofobia, tema purtroppo sempre molto attuale”.
 

LUNEDÌ 1 APRILE h. 21.00 – TEATRO SANNAZARO 

POCHOS – studio 

Uno spettacolo/studio sulle nostre abitudini, sui nostri desideri e sull’amore per il calcio. Tutti invitati a partecipare a questa tappa di un percorso teatrale sulla relazione che c’è tra sport e omofobia. Si ride, si gioca per poi riflettere.

con: 

FRANCESCO ARICÒ detto CICCIO

EMANUELE D’ERRICO detto EMA  

DARIO REA detto DARIONE  

FRANCESCO ROCCASECCA detto ROCK

EDUARDO SCARPETTA detto EDU. 

Il testo è la regia sono di Benedetto Sicca , detto BEN

 

Hanno dato un fondamentale contributo: 

ASD Pochos Napoli 2012

Giorgio Sorrentino 

Francesco Vitiello 

Maria Luisa Bosso 

ANTEFATTO

Sette anni fa, un giovane napoletano omosessuale decide di scrivere un post su una chat di appuntamenti per gay, ma non per fare sesso, bensì per invitare, chi fosse interessato, a giocare una partita di calcetto, specificando l'assenza di doppi fini nella sua proposta. Arrivano le prime adesioni e nel giro di qualche settimana "la partitella" diventa una consuetudine, tanto che i ragazzi decidono di costituirsi in una vera e propria squadra. Tutto fila liscio, fino a che in certi ambienti della città si sparge la voce e si decide di proporre una serata di presentazione della squadra, che nel frattempo si è data il nome di "Pochos”, in onore del nomignolo del calciatore El Pocho Lavezzi. Ma quella sera i ragazzi, del tutto a sorpresa, trovano tutti i giornali e le radio cittadine ad aspettarli: una serata molto eccitante, se non fosse che il 90 per cento di loro non aveva mai affrontato il tema della propria omosessualità con mamma e papà… inizia la “grande notte dei Pochos” in cui ciascuno di loro è stato costretto a fare i conti con quella paura fortissima e misteriosa che li accomunava: l’ ineguagliabile senso di vergogna per essere ciò che si è. Per tanti di loro, quella notte, è iniziato un percorso di verità e liberazione. 

PROCESSO DI LAVORO 

Dopo alcuni mesi di lavoro di documentazione e video-interviste durante gli allenamenti, i tornei e la quotidianità dei “Pochos”, si è aperta una fase di scrittura e verifica di possibili ipotesi di drammaturgia, sviluppate nell’ambito del “Cantiere Sartoria” del Teatro Sannazzaro  a cui seguirà la presentazione di un primo studio.

Il pubblico sarà invitato a fare con noi un’allegrissima riflessione sulla propria identità sessuale e su quanto i desideri possano essere fonte di gioia e di libertà. 

Abbiamo deciso di parlare di amore, amicizia, sport e coraggio di cambiare e di farlo attraverso i linguaggi del teatro contemporaneo; ci siamo confrontati a viso scoperto sulle nostre esperienze e sulle nostre domande; abbiamo deciso di farlo giocando a pallone e parlando la nostra lingua – il napoletano – e di utilizzarla per cercare di capire che cosa ci possa mai essere di male nel fatto di essere tutti tanto simili, ma allo stesso tanto diversi. A partire dalla diversità di ciascuno di noi ci interroghiamo sul perché il calcio (e lo sport in generale) siano luoghi in cui gli stereotipi di genere diventano ancora più accentuati che in altri contesti sociali e professionali. E sul perché proprio dal calcio e dallo spirito di squadra potrebbe iniziare il cambiamento. Ma per fare questo dobbiamo ottenere il primo coming out della serie A…

2 febbraio – Copa Adelante, torneo nazionale di calcio a 5 contro l’omofobia.

Domani, 1 febbraio ore 18:00, conferenza stampa.

 

Dopo le prima due edizioni del 2014 e del 2015 torna a Napoli la Copa Adelante, torneo nazionale dilettantistico di calcio a cinque contro le discriminazioni. Il Torneo, organizzato dalla ASD Pochos Napoli e da AICS Napoli,  avrà luogo ai Campi Caravaggio in via Terracina a Napoli giorno 2 febbraio dalle ore 12:00.

Il Torneo vede la partecipazione di squadre di ragazzi omosessuali( e non solo), in ben 12 squadre, provenienti da tutto il Paese, Roma, Napoli, Bologna, Milano, Firenze e Torino.

Domani Giovedì 1 febbraio, alle ore 18:00 presso il caffè letterario ‘Intra Moenia”, in Piazza Bellini, 70 a Napoli, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del il torneo e a seguito al presentazione del libro “ Giochiamo anche noi, l’Italia del calcio gay ” di Francesca Muzzi, in questa occasione sarà presentato anche il progetto teatrale “ Cantiere Pochos ” di Benedetto Sicca e con la collaborazione artistica di Francesco Vitiello.

Il Torneo è organizzato con il Patrocinio morale della Regione Campania, della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Napoli e del Comune di Napoli, con il supporto Assessorato allo sport del Comune di Napoli, e del Comitato Arcigay Antinoo di Napoli
Questa manifestazione sportiva, alla sua terza edizione segna l’ulteriore  consolidamento sul territorio di un realtà che attraverso l’aggregazione sportiva vuole inviare un messaggio chiaro di contrasto agli stereotipi di genere, alla misoginia, al razzismo e all’omotransfobia nel mondo dello sport.
Pochos Napoli, fondata nel 2014, è ancora oggi purtroppo l’unica polisportiva dilettantistica del sud la cui mission principale resta quella del contrasto agli stereotipi di genere e all’omotransfobia presenti nel mondo dello sport.

Il calcio di inizio del torneo sarà dato da Fabio Brescia, e il torneo sarà sostenuto dall’arbitro internazionale Marco Guida.

La terza edizione della Copa Adelante, fortemente sostenuta da AICS e della Istituzioni del territorio -  dichiara Antonello Sannino, Presidente dei Pochos Napoli – cresce ed sempre oggi più che mai un messaggio importante dal mondo dello sport dilettantistico contro ogni forma di discriminazione e razzismo. Ci auguriamo che questo evento possa aprire, come da impegno pubblico del Presidente del CONI Giovanni Malagò, una importante riflessione sul contrasto alle discriminazioni di genere e all’omotransfobia in previsione delle imminenti Universiadi di Napoli. In un momento delicatissimo per la storia del nostro Vecchio continente, con il riacutizzarsi di pericolosissime dinamiche di odio e di discriminazione, lo sport ancora una volta può dare una grande lezione di civiltà, d’integrazione e di pace.

Siamo orgogliosi  e felici di poter sostenere e riprendere il progetto dei Pochos, dichiara Alessandro Papaccio della Direzione nazionale di AICS, con una manifestazione sportiva nazionale che ha un profondo messaggio inclusivo e solidale.

Giovedì 31 ottobre vi aspettiamo a La Stazione Stella cometa, alle ore 22:00 per la data numero "zero" de La Genderia che verrà presentata per Halloween, la festa Party Monster. 
Il pubblico è invitato a rispettare il dresscode per rendere il tutto più armonioso e vivere un'esperienza che va oltre il djset con animazione. Si tratta di un vero e proprio show di vari artisti che si esibiranno, con performance danzerecce, giochi di led, fuochi, live performance di voci, bassi e chitarre elettriche che si misceleranno in un viaggio musicale da musica a djset.
La Genderia è un cultural-party con l'intento di unire le persone, a prescindere dalle differenze di colore, gusto, essenza e che nonostanze questo quando condividono uno spazio sanno convivere assieme e vivere momenti ed emozioni per la propria ricchezza e crescita interiore.


Ingresso e tesseramento: 3 EURO

 

Comunicato stampa
DOBEDOO – IL NUOVO PORTALE TURISTICO PER LA CITTÀ DI NAPOLI


Il 4 Aprile alla stazione marittima il team di Dobedoo, accompagnato dai suoi partner, presenterà il nuovo servizio di supporto turistico alla città. Napoli (NA), 29 Marzo 2018. Scopri le attività d’intrattenimento più adatte alle tue esigenze e personalizza la tua esperienza: vivi Napoli nel miglior modo possibile. Il 4 Aprile 2018 alle 10:30 presso la stazione marittima di Napoli, Sala Calipso, il team di Dobedoo, accompagnato dalle istituzioni ed enti partner, presenterà tutte le future attività, i servizi di ricerca per l’intrattenimento turistico ricreativo e l’evoluzione delle partnership, istituzionali e commerciali, instaurate. In base al budget e al tempo che hai a disposizione, in pochi click ottieni il tuo itinerario e vivi al meglio l’intrattenimento della città.

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