A cura di Christian Pinzarrone (gruppo Trans Anthias Napoli)

Essere trans è un qualcosa che va ben oltre, che si insinua nel profondo della nostra anima, qualcosa che alberga nei luoghi della psiche (come direbbero gli psicologi), o della genetica (come direbbero i genetisti), e che è impalpabile anche per migliori ricercatori del campo. E poi c'è qualcosa che probabilmente pochi conoscono

 


Gli ormoni sono sostanze che, secrete da particolari cellule (che insieme costituiscono la cosiddetta ghiandola endocrina), vengono immesse nella circolazione sanguigna attraverso la quale viaggiano nell’organismo raggiungendo altre cellule, tessuti e organi.

Mentre viaggiano attraverso il corpo, gli ormoni vengono riconosciuti e catturati da molecole che si trovano nei vari organi e tessuti; queste vengono chiamate recettori.
Una volta che il recettore ha legato l’ormone, il messaggio che l’ormone trasportava viene consegnato alla cellula bersaglio che da inizio ad una particolare attività funzionale.

L’ipotalamo, una ghiandola situata nella parte più alta del nostro cervello, produce un ormone chiamato GnRH. Questo stimola l’ipofisi anteriore a sintetizzare e rilasciare l’ormone luteinico detto LH nonché l’ormone follicolo stimolante, vale a dire l’FSH.
A loro volta LH ed FSH stimolano le gonadi, cioè le ovaie nelle donne ed i testicoli negli uomini, a rilasciare gli ormoni, quali estrogeni, progesterone e testosterone, che determinano la differenziazione dei tessuti in femminile e maschile.

In proporzione, le donne hanno quantità maggiori di estrogeni e progesterone; viceversa, gli uomini hanno quantità maggiori di testosterone.
Con il termine estrogeni, vengono generalmente chiamati ormoni quali estradiolo, estrone ed estriolo. Gli estrogeni possono essere naturali o sintetici. Gli estrogeni naturali vengono prevalentemente secreti dall’ovaio, ma possono essere prodotti in piccole quantità anche dal surrene.
Gli estrogeni, sia naturali che sintetici, stimolano i ricettori estrogenici svolgendo molte importanti funzioni fisiologiche, fra cui la più nota è la normale differenziazione ed il normale funzionamento degli organi sessuali primari e secondari femminili. Inoltre gli estrogeni svolgono altre importanti funzioni nel nostro organismo, come la regolazione del metabolismo delle ossa, dei muscoli, la prevenzione delle malattie cardiovascolari e regolano molte funzioni cerebrali fra cui l’attenzione e la memoria.

Il progesterone, stimola i ricettori progesteronici, ed insieme agli estrogeni, determina il normale funzionamento dell’organismo femminile.
I vari tipi di testosterone sono chiamati androgeni. Essi includono il testosterone, il diidrotestosterone, il deidroepiandrosterone ed altri androgeni che vengono prodotti dalle gonadi , in particolare dal testicolo nell’uomo, e solo in piccola parte dall’ovaio nella donna.

Sia nell’uomo che nella donna piccole quantità di testosterone sono prodotte dal surrene.
Nell’uomo gli androgeni stimolano i recettori androgenici determinando la differenziazione ed il normale funzionamento dell’organismo maschile.
Anche gli androgeni possono essere naturali o sintetici.

La terapia ormonale delle transessuali MtF (cioè da maschio a femmina), consiste dunque nella somministrazione di estrogeni.

Questa può avvenire, dopo previa ed accurata ricetta endocrinologica, sia attraverso iniezioni intramuscolari, sia attraverso l’applicazione giornaliera di appositi cerotti, sia per via orale attraverso delle capsulette.
Ognuna delle tre soluzioni prevede vantaggi e svantaggi, ed i tempi e modi dei dosaggi sono relativi ai soggetti che si sottopongono alle cure e si differenziano in base agli stessi. E’ l’endocrinologo che decide a tal riguardo.

Gli effetti della terapia ormonale sono i seguenti:
le dimensioni del SENO aumentano, ma spesso non in maniera significativa e comunque dipende dalle caratteristiche genetiche del soggetto. Anche le dimensioni dell’areola e del capezzolo aumentano.

La VOCE può aumentare leggermente di grado, ma spesso purtroppo rimane profonda, a meno che il soggetto non sia geneticamente predisposto.

Il TESSUTO ADIPOSO si sposta dalla zona addominale a tutta l’area dei fianchi e dei glutei, mentre la MASSA MUSCOLARE perde sostanzialmente tono ed umenta la percezione della fatica negli sforzi fisici.

I CAPELLI si infoltiscono e non c’è più il rischio della calvizie, la PELLE diventa più sottile e traslucida e aumenta la sensibilità a graffi e contusioni.

I PELI generalmente rallentano la loro velocità ed intensità di crescita e diventano più sottili e radi. Anche la BARBA può subire un rallentamento nella crescita e diventare meno folta, ma non si ottiene mai una soddisfacente riduzione.

GLI ODORI DEL CORPO cambiano, diventando da acri o metallici a dolci e muschiati.

L’ATTIVITÀ SESSUALE diminuisce; le erezioni stimolate possono diminuire e possono essere difficili da mantenere. Le erezioni spontanee abitualmente si interrompono. La produzione di liquido seminale diminuisce, abitualmente si verifica una ridotta intensità dell’orgasmo eiaculatorio.I testicoli e la prostata si atrofizzano, mentre la fertilità diminuisce.
Il numero di spermatozoi scende rapidamente, ma tutto ciò non implica una sterilità assoluta, infatti una seppur minima produzione di spermatozoi può rimanere in alcuni individui.
A volte è possibile osservare variazioni dell’umore; le emozioni sono amplificate e spesso può comparire una leggera depressione che tuttavia si dissolverà quando l’organismo si sarà abituato alla nuova situazione ormonale.

La terapia ormonale dei transessuali FtM (cioè da femmina a maschio), consiste dunque nella somministrazione di testosterone.

Questa può avvenire, sempre dopo consultazione ed apposita ricetta dell’endocrinologo, attraverso iniezioni intramuscolari, appositi cerotti oppure attraverso l’applicazione giornaliera di uno speciale gel detto “androgel”, che ha la peculiarità di apportare dosi giornaliere di testosterone nell’organismo, ma al contempo le quantità dell’ormone sono piuttosto basse.

Di solito la soluzione più accreditata è l’iniezione intramuscolare, e per questa tempi e quantità dei dosaggi saranno relativi ai diversi soggetti che si sottopongono alla cura.
Anche in questo caso sarà l’endocrinologo che si pronuncerà sulla soluzione migliore.

Gli effetti della terapia ormonale sono i seguenti:
per quanto riguarda L’APPARATO GENITALE, dopo due o tre mesi dall’inizio della terapia le mestruazioni scompaiono. Solo in una piccola quantità di soggetti possono persistere perdite ematiche che in genere sono irregolari e di scarsa entità, e comunque destinate, col prolungarsi della terapia, ad estinguersi.
Durante il trattamento con androgeni si osserva generalmente una lieve riduzione del volume uterino con atrofia dell’endometrio, mentre le ovaie appaiono spesso aumentate di volume e piene di cisti.
Quasi sempre si assiste ad un aumento delle dimensioni del clitoride che però solo in rari casi può raggiungere dimensioni sufficienti a permettere una penetrazione vaginale con una partner.

Il volume dei SENI diminuisce, ma comunque è sempre necessario ricorrere ad un intervento di mastectomia bilaterale per raggiungere risultati soddisfacenti.

Il TESSUTO ADIPOSO si sposta dai fianchi cosce e glutei alla zona addominale, mentre la massa muscolare aumenta di volume e si avverte una maggiore resistenza agli sforzi fisici; si verifica pertanto un aumento del peso corporeo relazionato anche all’aumento dello stimolo della fame.

Uno degli effetti più evidenti ed immediati della somministrazione di androgeni è la comparsa dei PELI su tutto il corpo e della BARBA; per quest’ultima però è necessario attendere un po’ più di tempo, che va dai 6 mesi ai due anni..
Inoltre non in tutte le persone la crescita della barba è uguale e, in alcuni casi, essa può difatti non comparire affatto: In questo caso sono le caratteristiche genetiche che entrano in gioco…

I CAPELLI rallentano la loro crescita e in alcuni soggetti può comparire la calvizie tipica maschile.

La PELLE diventa grassa e può comparire acne, ma a virilizzazione ottenuta, l’acne sparirà e la pelle sarà più dura.

LA VOCE si modifica totalmente, fino a raggiungere i toni bassi tipicamente maschili

GLI ODORI DEL CORPO cambiano diventando da dolci e muschiati a metallici e acri.

L’ATTIVITÀ SESSUALE, o la carica sessuale aumentano; spesso in alcuni soggetti si verificano delle vere e proprie erezioni del clitoride.
A volte è possibile osservare variazioni dell’umore con aumento dell’aggressività e della irascibilità.

Sia nel trattamento ormonale con androgeni che con estrogeni, non si verificano cambiamenti della struttura ossea.

Quanto più lontano dalla pubertà inizia la terapia ormonale tanto meno è efficace, anche se non in modo lineare, vale a dire che i risultati sono più evidenti e subitanei a 18 che a 28 anni, ma non ci sono tante differenze tra 38 e 48 anni.

In seguito alla somministrazione di ormoni, la maggior parte dei cambiamenti a cui un organismo è predisposto geneticamente iniziano in un periodo che va dai 2 ai 4 mesi e diventano quasi subito irreversibili.

Comunque sia il completamento del processo è piuttosto lungo in entrambi i casi, e richiede circa 5 anni per le MtF e circa 4 anni per gli FtM.
E’ inoltre importante capire che le differenze che si registrano nei cambiamenti dopo trattamento con ormoni sono prevalentemente dovuti a fattori genetici.

La somministrazione di alte dosi di ormoni inoltre, può indurre risultati più rapidi ma non migliori di quelli ottenuti con dosi più basse e quindi più fisiologiche.

Dosi ormonali massive sottopongono inoltre l’organismo, ed in particolare alcuni organi come il fegato ed il rene, ad un superlavoro che con il tempo può portare ad un’alterazione o riduzione del normale funzionamento degli stessi.

In questi casi sarà necessario sospendere la somministrazione di ormoni con la conseguente regressione di una buona parte delle modificazioni ottenute sino a quel momento.

Dopo la rimozione delle gonadi (testicoli e ovaie), il corpo rimane senza quella che è la sorgente principale di ormoni sessuali, entrando nella fase di andropausa/menopausa. Viste le importanti funzioni che svolgono questi ormoni è importante capire che l’assunzione esterna di ormoni nei transessuali è di primaria e vitale importanza e si protrarrà per tutta la vita.

Il trattamento ormonale sarà in questo periodo (cioè quello post-interventi) differente da quello pre-operatorio, in quanto tutti i processi di virilizzazione e femminilizzazione sono già avvenuti e dunque bisogna solo mantenerli.

Di conseguenza le dosi ormonali saranno più basse e dilazionate nel tempo.

 

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