Antinoo Arcigay Napoli ricorda il Dottor Ronga, uomo di scienza che contrastò lo stigma omofobico e sierofobico.

Negli anni ’90 fu al centro di un caso giudiziario paradossale: condannato per aver trasfuso plasma sano di un donatore abituale omosessuale

Antinoo Arcigay Napoli, a pochi giorni dalla sua improvvisa scomparsa, ricorda il Dottor. Mimmo Ronga, primario emerito dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli, distintosi per il suo coraggio e la sua professionalità nel contrastare lo stigma verso le persone omosessuali.

Il Dottor Ronga fu protagonista, tra la fine degli anni 90 e l’inizio degli anni duemila, di una vicenda paradossale che lo stesso primario ha raccontato successivamente nel volume “Rinviato a giudizio. Il calvario di un medico”, libro di denuncia scritto con la giornalista Angela Matassa, in cui emerge la sua statura di uomo di scienze e di uomo di fede.

Il Dottor Ronga, quando era responsabile del servizio trasfusioni della Fondazione Istituto Pascale, fu al centro di una storia giudiziaria singolare: fu condannato, infatti, a otto mesi con la condizionale per aver trasfuso plasma sano di un donatore dichiaratamente omosessuale.

In primo grado, Ronga fu ritenuto colpevole sulla base di un contestatissimo decreto, firmato anni prima da De Lorenzo, che inibiva le donazioni di sangue alle persone omosessuali, stabilendo così un legame sostanzialmente discriminatorio tra orientamento sessuale e rischio di infezione da HIV o altre infezioni a trasmissione sessuale. 

Ronga, da medico scrupoloso, accertatosi che la sacca di plasma era proveniente da un paziente sano – tra l’altro donatore abituale – ne aveva fatto consapevolmente uso per una trasfusione necessaria su una paziente oncologica, conscio che i comportamenti a rischio prescindono dall’orientamento sessuale delle persone e che, grazie alle analisi effettuate sul materiale ematico, è possibile valutare la presenza di eventuali virus nel sangue.

Il lungo calvario di Mimmo Ronga per provare la legittimità della sua decisione e capovolgere in appello il dispositivo di condanna, durò ben sette anni, anni affrontati con tenacia e generosità per supportare il diritto di tutti, anche delle persone omosessuali, a donare il sangue per aiutare il prossimo.

La storia paradossale di Mimmo Ronga accelerò in modo decisivo la modifica della legge preesistente relativamente alla donazione di sangue.

Il Consiglio Direttivo
Antinoo Arcigay Napoli