Antinoo Arcigay Napoli condanna il post di Padre Patriciello. Falanga: Patriciello diffonde cultura eteronormata. Sannino: Patriciello scarica odio contro le nostre famiglie

L’associazione Antinoo Arcigay Napoli stigmatizza con sgomento e preoccupazione quanto dichiarato sui social, nella mattinata di oggi, da Padre Patriciello, sacerdote ritenuto un vero e proprio punto di riferimento nel territorio di Caivano, territorio spesso al centro di vicende di criminalità e degrado.
Ed è proprio Padre Patriciello, che dovrebbe conoscere il dolore che deriva dal pregiudizio, dalla marginalità e dall’esclusione, ad aver pubblicato su Facebook un post che ci sgomenta in risposta alla proposta della ministra Lamorgese, relativa alla reintroduzione della dicitura “genitori” sulle carte d’identità elettronica di minori under 14 al posto di quella di “padre e madre” disposta, il 31 gennaio 2019, dal decreto dell’allora ministro degli interni Salvini.

Padre Maurizio Patriciello ha, infatti, scritto: “Sono nato da un padre e una madre. Mio padre si chiamava Raffaele, mia madre Stefania. Mio padre era maschio, mia madre femmina. Sono loro eternamente grato per il dono immenso della vita. Genitore 1 e genitore 2 mi ricordano le prime addizioni alla scuola elementare. Un obbrobrio. Smettiamola. Facciamo le persone serie. E badiamo ai veri problemi del Paese. Padre Maurizio Patriciello.”

Daniela Lourdes Falanga, presidente di Antinoo Arcigay Napoli ha così risposto, sui social, all’esternazione del prelato: “Don Patriciello continua a confondere se stesso con lo Stato. Continua a diffondere quella cultura eteronormata che silenzia la verità dei fatti, di famiglie che semplicemente vanno tutelate, e della tutela essenziale dei loro bambini. Ma lui, in un’area geografica anche molto complicata, non regola il proprio disprezzo per una formula inclusiva, che si vuole reintrodurre, e lo grida a gran voce, perché nonostante tutto esiste il sano e l’insano, e la Chiesa deve alzare la voce in uno Stato Laico e garante di tutti i cittadini e le cittadine.E la sua intolleranza, la sua visione ideologica dello Stato, toccherà migliaia di persone. Ed il problema reale è questo, trovarsi in una posizione di visibilità alta e strategica per poter creare danni irreparabili sul piano culturale. E poi il richiamo subdolo alle femministe, in un altro post, che addirittura vuole rivendicare l’autenticità e la libertà del genere femminile, in una leggibile demagogia, che certo può toccare chi non sente consapevolmente quanto sia disparitario il ruolo delle donne nella Chiesa innanzitutto.Come al solito si discute e si scrivono cose senza alcuna formazione, e le responsabilità si fanno politiche, grandi, esattamente come ogni cosa innescano argomenti mal trattati, o deliberatamente espressi per creare nuove guerre di libertà.”

Anche Antonello Sannino, segretario di Antinoo Arcigay Napoli, ha dichiarato dalla sua pagina Facebook: “Inaccettabile ingerenza da parte di padre Patriciello.
Colui che si professa dalla parte dei deboli, ancora una volta è pronto a vomitare odio gratuito sui social. Non è la prima volta che questo personaggio cerca visibilità politica e pur di ottenerla scarica tutto l’odio e la rabbia sociale, ancora più pericolosa in questo delicato momento storico, contro le persone #LGBT e contro le nostre famiglie.
Siamo pronti ad una manifestazione a Caivano. Gli speculatori sociali e i seminatori di odio, come Maurizio Patriciello, sono uno dei veri problemi di questo Paese.
È inaccettabile!”